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Psicofarmaci

Di fatto, l’uso dei farmaci di nuova generazione sembrano inserirsi con successo nel trattamento integrato di diversi disturbi psichici, insieme all’intervento psicoterapico.

Si pone allora il problema di come i vari interventi si articolino fra loro.

La farmacoterapia agisce sui sintomi neurovegetativi e psichici.

I farmaci psicotropi interagiscono con i sistemi sottocorticali cerebrali modulando reazioni neurochimiche che in condizioni fisiologiche vengono spontaneamente attivate da mediatori endogeni a seguito dei processi mentali attivati dal rapporto con il contesto, ivi incluso l’intervento psicoterapico.

Un ruolo centrale è giocato dall’area ippocampale che regola le funzioni di apprendimento, memoria, controllo del tono dell’umore e dell’ansia, controllo dell’asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene e dei sistemi di ricompensa. Il volume dell’ippocampo varia, in particolar modo nei quadri depressivi, probabilmente non per una vera e propria morte cellulare ma – si presume – per una diminuzione delle ramificazioni dendritiche che sono espressione della possibilità di connessioni, di nessi associativi.

I farmaci antidepressivi (serotoninergici e altri) , ma anche i farmaci dopaminergici e noradrenergici, modificano la situazione funzionale su descritta agendo sulla neuroplasticità e sui fattori neurotrofici. Entrambi i farmaci citati aumentano i livelli di espressione ippocampale di BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor), neurotrofina che serve allo sviluppo neuronale, concentrata soprattutto nell’ippocampo e nella corteccia prefrontale .

Tra i geni target ci sono infatti quelli deputati alla sintesi della neurotrofina BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor), elemento fondamentale per regolare la plasticità neuronale.

Quando si parla di neurogenesi si intende proliferazione, differenziazione, maturazione e integrazione funzionale delle cellule.

Sono questi i risultati dell’attivazione genica che regola la sinapsogenesi e la plasticità strutturale, modificazione che si ottiene tanto con i farmaci quanto con la psicoterapia, ovviamente in tempi diversi e con possibilità in partenza diverse.